Convocate per la Festa della Mamma da Vladimir Putin, mentre i loro figli combattono in Ucraina o magari lì sono morti. Immagini di Stato da diffondere al mondo e un discorso con tono tenue per rivolgere le proprie condoglianze a chi ha perduto il figlio. Definisce Eroi, i soldati che combattono nell'Ucraina invasa. Putin spiega alle madri di non credere a tutte le notizie da internet alla TV, l'informazione è declassata a fake news. Scontata l'approvazione immobile delle madri, nonostante la preoccupazione di una guerra che non cenna a terminare. Anzi i toni si inaspriscono sulla Crimea, per Kiev un accordo per mettere fine al conflitto prevede la restituzione della Regione. Ipotesi inconsiderabile per il Cremlino che risponde attraverso il suo portavoce: "La posizione ucraina sulla Crimea mostra che non c'è disponibilità a risolvere il conflitto senza le armi". Dopo un lungo silenzio l'ex leader tedesca Angela Merkel ha rivelato di aver cercato di convincere invano gli altri alleati ad un colloquio con Putin sul problema del Donbass, territorio filorusso da dove è partito il conflitto Tentò di intervenire, al termine del proprio mandato, spiega la Merkel sottolineando che per questo il suo potere non era sufficiente ad influenzare Putin. La Russia continua a bombardare in molte regioni dell'Ucraina non ci sono luce, riscaldamento ed acqua, nonostante le centrali nucleari siano state riconnesse alla rete energetica. A Kherson da poco riconquistata, a causa dei continui raid, sono stati evacuati degli ospedali, tra cui quello pediatrico. All'ospedale di Kiev, i medici operano con le torce a causa dei blackout continui. "Putin sta fallendo, perciò i suoi attacchi sono più brutali", secondo il segretario della NATO Stoltenberg, che invita l'Ucraina a farne parte. L'Alleanza Atlantica è definita complice dei crimini di Kiev dal Cremlino, tra questa tensione diplomatica e disperazione civile, una lettera del Papa al popolo ucraino "Non c'è giorno in cui non vi sia vicino, il vostro dolore è il mio dolore".