L'occasione per Vladimir Putin di tornare a parlare alla platea mondiale arriva dal palco della conferenza internazionale di Mosca in tema di sicurezza. Un tema che non può che essere centrale nell'agenda del Cremlino considerando quella che il presidente russo si ostina, anche in queste ore, a definire operazione speciale militare in Ucraina e che, spiega l'agenzia di stampa russa, è stata pianificata nel pieno rispetto della Carta delle Nazioni Unite perché Mosca, sottolinea, vuole solo garantire la sicurezza del paese. Sono gli Stati Uniti, aggiunge, a voler vedere prolungato il conflitto e progettare un futuro da carne da cannone per il popolo ucraino, ma non solo, l'affondo contro l'Occidente per Putin passa anche attraverso la crisi tra Taiwan e Cina, accusando Washington di puntare ad un'alleanza in stile Nato da contrapporre agli interessi consolidati nell'area e dunque direttamente a quelli di Pechino che la Russia tenta di tenere saldamente al suo fianco al fine di proseguire, con un forte sostegno di questa parte del mondo, nell'offensiva in Ucraina dove intanto pone condizioni stringenti alla visita della IEA alla centrale di Zaporizhzhya, con le esplosioni che proseguono a poca distanza dai suoi reattori; mentre un incendio sarebbe scoppiato in un deposito di munizioni nel villaggio di Mayskoye, nel nord della Crimea, dando luogo ad ulteriori esplosioni. Intanto è salpata, dal porto di Pivdenny, la prima nave carica di grano diretta in Africa. La destinazione finale della Brave Commander è l'Etiopia dove, secondo il Ministro delle Infrastrutture ucraino, arriverà in due settimane. Mosca permettendo.