Ucraina, resa per i soldati Azovstal: trasferiti in Donestk

17 mag 2022
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La difesa delle Acciaierie Azovstal è finita. Un ordine dall'alto, ha messo fine alla più simbolica delle battaglie di questa guerra. Il Governo ucraino, ha chiesto al Battaglione Azov di mettere in salvo la propria vita, perché la missione è compiuta. I soldati, hanno risposto obbedisco. Così nella notte, sono stati evacuati i primi 52 feriti gravi e altri 211 soldati verso la Repubblica Popolare di Donetsk. In giornata, altri sette bus sono partiti alla volta dei territori controllati dagli russi, non si sa con quanti soldati a bordo. Il Presidente Zelensky, ha subito commentato l'evacuazione parlando di un momento difficile, e sottolineando il fatto, che l'Ucraina ha bisogno dei propri eroi vivi e non morti. La difesa di Mariupol per 82 giorni, ha cambiato le sorti della guerra, permettendo l'esercito ucraino, di organizzare le proprie difese e di aspettare le armi occidentali. Mentre gli eroi dell' Azovstal, tenevano impegnati 17 Battaglioni russi, 20 mila uomini che altrimenti avrebbero aiutato l'offensiva in Donbass verso Odessa. Questa, la rivendicazione arrivata in giornata, direttamente, da un soldato del Battaglione Azov. Il vero mistero, adesso, è quale sarà la sorte degli evacuati, che sono comunque nelle mani dei russi. I familiari, temono che possano essere imprigionati o uccisi, per i feriti gravi dovrebbe esserci uno scambio di prigionieri, strada che il governo di Kiev vorrebbe tentare, per il totale dei soldati. Ma da Mosca, arrivano segnali preoccupanti. La Duma, infatti, esaminerà con procedura d'urgenza, una risoluzione che vieta lo scambio dei militari evacuati dalla acciaieria, definiti i criminali nazisti, e la Corte Suprema il 26 maggio, valuterà se dichiarare il Battaglione Azov un'organizzazione terroristica. E' evidente, che le intenzioni non sembrano esattamente benevole, e in Ucraina si inizia a sospettare, che questo evacuazione possa essere stata una trappola. Anche perché, così Putin può dichiarare la presa di Mariupol, mentre il suo esercito ha già praticamente conquistato tutta la regione di Luhansk, e bombarda senza sosta l'oblast di Donesk. La liberazione dei russi del Donbass, va ricordato, è il motivo formale per cui questa guerra è iniziata. In questo senso Putin, non sarebbe lontano dal poter dichiarare vittoria, Intanto in altre zone dell'Ucraina, sono ripresi i bombardamenti dal cielo, 76 esplosioni sono state registrate nella regione di Sumy, dove russi per il secondo giorno consecutivo, hanno provato ad attraversare il confine ma sono stati respinti. Otto vittime ci sono state, poi, per un missile che è caduto su un Centro Reclute della regione di Chernihiv.

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