Da giorni ormai la battaglia di Severodonetsk è il punto più caldo di questa guerra, con l'esercito ucraino che arretra e i russi che avanzano. Ormai controllano almeno il 70% della città ma i militari ucraini non sono ancora accerchiati e resistono, difendendo il 20%. A dominare è l'artiglieria russa che bombarda da lontano radendo al suolo la città e facendo via via arretrare le difese ucraine, che vengono prima identificate dalle forze speciali che avanzano e poi arretrano. È già successo nella vicina Rubizhne, ormai città fantasma, e prima ancora a Mariupol. Per questo a Kiev si attende con ansia l'arrivo dei lanciamissili multipli promessi dal Presidente americano Joe Biden, capaci di colpire a 80 km di distanza con grande precisione. Non sono i 300 km che aveva chiesto Zelensky ma è comunque una gittata superiore al doppio di quella delle armi più potenti fino ad oggi in possesso degli ucraini. Dopo Severodonetsk, destinata a cadere a breve, sarà la volta della vicina Lysychansk, già quotidianamente martoriata dai bombardamenti russi. Ma per arrivarci i russi dovranno attraversare il fiume Severky Donetsk, che più volte è stato loro fatale nelle ultime settimane. Anche per questo vorrebbero arrivarci da Lyman, a Nord, non da Est. Poi, secondo la tabella di marcia imposta da Mosca, toccherà a Sloviansk e Kramatorsk, le due più grandi città del Donetsk ancora in mano ucraina e dove l'esercito ha difese imponenti. L'avanzata russa è su tre lati ma anche in questo caso sarà piuttosto lenta, vista la tattica difensiva ucraina tesa a rallentare il nemico il più possibile. Parallelamente gli ucraini stanno provando ad avanzare a Sud, a Cherson, dove i russi hanno lasciato meno reggimenti per concentrarli in Donbass. Qualche progresso è stato fatto ma non abbastanza per pensare di riprendere la città, in mano russa fin dai primi giorni del conflitto. Nelle Regioni sotto il loro controllo, dunque a Cherson, Zaporizhzhia e Mariupol i russi starebbero già pensando all'annessione alla Federazione con un referendum entro la fine dell'anno. Se la guerra dovesse finire.