L'Europa cerca di risolvere i problemi connessi alla guerra ucraina, la crisi alimentare, a causa del grano bloccato nei porti sul Mar Nero, e il gas tagliato dalla Russia. In entrambi i casi è comunque vitale il rapporto con alcuni Paesi del Medio Oriente. All'Egitto, ad esempio, l'Europa ha promesso un consistente aiuto economico per fronteggiare la mancanza di grano ma ha anche, invece, chiesto supporto per ricevere gas liquido dai giacimenti del Mediterraneo Orientale. Ma a proposito della crisi alimentare è stato molto duro il Capo della Diplomazia Europea, Borell, con Mosca. La gravità della situazione alimentare nei Paesi che dipendono da grano e cereali ucraini preoccupa particolarmente tutti gli Stati membri alla ricerca di alternative per far uscire le derrate. Intanto giovedì si riuniranno i leader dei 27 Paesi europei per decidere, tra l'altro, se accettare o meno Ucraina e Moldova come candidati Stati membri. La decisione dovrebbe essere positiva. Zelensky rivendica un'appartenenza anche ideale all'Unione Europea. "Ora siamo anche un Paese candidato all'ingresso nell'Unione Europea. Per questo motivo vogliamo dimostrare, ancora di più, le nostre capacità. L'Unione Europea dovrebbe considerarci un partner eguale".