"Gli ucraini stanno respingendo i russi e sono in grado di sfondare alcuni di questi territori ben fortificati in particolare grazie ai campi minati e quindi è ancora più importante ora sostenerli". Non ci sono incertezze nelle parole del Segretario Generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg, "Gli ucraini che poi devono combattere, sono perfettamente in grado di gestire la situazione". Siamo nell'ambito dell'ufficialità e non c'è spazio per i dubbi da parte del numero uno della NATO ma la cronaca sembra confermare che in effetti a Sud la controffensiva ucraina stia sortendo i suoi effetti, conquistando terreno in direzione Melitopol. La battaglia però non infuria solo in terra ma anche nei cieli, il Ministero della Difesa russo ha segnalato in una nota che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto un missile ucraino sulla Crimea e due droni lanciati dalle forze armate ucraine nella regione di Bryansk. Queste notizie secondo il Consigliere del Presidente Zelensky, Podolyak, sono la conferma che la battaglia si sta spostando sempre di più nel territorio della Federazione Russa. La prova? L'attacco all'aeroporto Pskov al confine con la Lituania. Intanto il Presidente ucraino nelle sue ultime dichiarazioni ha per così dire alzato la posta delle richieste, dopo aver incontrato il numero uno della Bay System, una delle aziende leader a livello mondiale nel campo della difesa ha detto: "Lo sviluppo della nostra produzione di armi è una priorità assoluta". Sul versante russo invece c'è da segnalare la visita a Mosca del Ministro degli Esteri turco Hakan Fidan che si incontrerà con il suo omologo Sergej Lavrov, all'ordine del giorno il rinnovo dell'accordo sul grano. L'incontro tra Putin e Erdogan programmato l'8 settembre ad Ankara è stato annullato, lo Zar evidentemente non si sente sicuro in Turchia a causa dell'ordine di cattura del Tribunale dell'Aja che pende sul suo capo.