Ormai i due Ursula e Volodymyr si conoscono benissimo. Von der Leyen è alla sua ottava visita a Kiev, la prima dall'inizio del secondo mandato, un viaggio che arriva mentre l'inverno si avvicina, ha scritto la Presidente della Commissione Europea, che ha voluto portare il sostegno dell'Europa al sistema energetico ucraino, letteralmente dimezzato dai bombardamenti russi. Sono qui per dirvi che l'Unione Europea c'è per aiutarvi nella sfida di non far piombare il paese nel buio, di tenere le luci accese e le persone al caldo. L'Ucraina ha bisogno del continuo sostegno dell'Unione Europea. "Gli attacchi della Russia hanno necessità quindi di maggiore sostegno per l'Ucraina ed è per questo che sono lieta di annunciare oggi che la Commissione ha adottato proposte che consentirà all'Unione Europea di dare 35 miliardi di euro dal G7." Von der Leyen ha promesso poi agli ucraini il proprio impegno nei prossimi 5 anni per permettere la definitiva adesione dell'Ucraina all'Unione Europea . Zelensky, da parte sua, ha risposto ringraziando e annunciando il secondo summit di pace, quello che a suo dire, metterà fine alla guerra e il cui piano illustrerà Joe Biden il prossimo 26 settembre quando andrà alla Casa Bianca. Da Mosca le indicazioni sono però di tutt'altro segno. Solo se l'occidente smetterà di fornire armi all'Ucraina, spiega il Ministero degli Esteri e di sponsorizzare l'attività terroristica del regime di Kiev, dimostrerà la volontà di raggiungere un accordo, che comunque, precisano a Mosca, non potrà in nessun modo riguardare le regioni russe, vale a dire la Crimea e le altre quattro regioni ucraine annesse con referendum costituzionale anche se ancora parzialmente conquistate, Luhans'k, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Non è un caso che alla prossima Assemblea Generale dell'ONU a New York non sia previsto alcun incontro tra il Ministro degli Esteri russo Lavrov e l'omologo americano Blynken. Le posizioni sulla via della pace sono ancora troppo distanti.