Un maxi rimpasto di governo per portare nuove energie e rafforzare lo Stato in particolare nella politica internazionale e nella diplomazia. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il terremoto politico che scuote il suo esecutivo e che, secondo il suo partito coinvolge il 50% del governo, avrà un effetto positivo. E sul futuro dei ministri dimissionari precisa: le risposte si troveranno quando verranno offerti loro determinati posti. Rispondendo così alle indiscrezioni che vedrebbero verso l'incarico come Ambasciatore a Bruxelles il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, ultimo per ora dei dimissionari dopo che a lasciare sono stati diversi ministri; domani il Parlamento voterà le sue dimissioni. Nuova energia per Kiev invece nulla cambia per Mosca che dal canto suo fa sapere di seguire attentamente le vicende politiche in Ucraina, ma esclude che possano avere influenze sulle prospettive di un processo negoziale. Cambia il vertice in atto, mentre nel paese la guerra attraversa una fase delicata con gli attacchi russi che stanno colpendo l'Ucraina continuando ad uccidere militari e civili. Un raid ha colpito la città di Leopoli al confine con la Polonia distruggendo più di 50 edifici e seminando morte. Un'offensiva che arriva il giorno dopo uno dei più violenti attacchi da parte di Mosca che con due missili balistici ha fatto esplodere una accademia militare dove operavano anche istruttori stranieri e un ospedale a Poltava nel nord-est dell'Ucraina, uccidendo più di 50 militari e ferendo almeno 200 persone. Intanto, dal Forum Economico Orientale di Vladivostok, il Cremlino solleva la possibilità di una revisione della sua dottrina nucleare che oggi riserva alla Russia il diritto di usare armi nucleari in risposta ad un attacco nucleare da parte di altri paesi, considerato il sostegno dell'Occidente all'Ucraina rivela un portavoce, mentre Putin propone al presidente cinese Xin Jin Ping un incontro bilaterale a margine del vertice dei Paesi Brics del prossimo ottobre.