Non siamo convinti che Meta abbia fatto abbastanza per rispettare gli obblighi del Digital Services Act per alleviare i rischi di effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei giovani europei. Lo ha detto il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton annunciando l'apertura di un'indagine che si concentrerà sulle due principali piattaforme dell'azienda: Facebook e Instagram. L'indagine esaminerà come i due social media possano creare dipendenza tramite il fenomeno noto come Rabbit Hole che in italiano può essere tradotto come tunnel senza fine. Accade quando un algoritmo spinge gli utenti a visualizzare contenuti negativi in maniera ripetuta e costante. Un ragazzo interessato a consigli sulla dieta potrebbe essere progressivamente esposto a contenuti sempre più estremi riguardanti l'immagine corporea con potenziali effetti negativi sulla sua salute mentale. Verrà, inoltre, esaminata l'efficacia degli strumenti di verifica dell'età di Facebook e Instagram ed il loro rispetto della privacy dei minori. Meta in un comunicato si difende: vogliamo che gli adolescenti abbiano esperienze on-line sicure e adatte alla loro età. Nell'ultimo decennio abbiamo sviluppato oltre 50 strumenti e policy per proteggerli e si dice pronta a condividere maggiori dettagli con la Commissione. L'azione dell'esecutivo europeo si muove nell'ambito del Digital Service Act una legge entrata in vigore lo scorso febbraio che responsabilizza le piattaforme in materia di disinformazione truffe commerciali e abusi sui minori. Nel quadro della stessa legge di recente la commissione ha aperto un'altra indagine su Meta per verificare che stesse facendo abbastanza per contrastare la diffusione di pubblicità ingannevoli e campagne di disinformazione. Provvedimenti simili sono stati intrapresi negli ultimi mesi contro altre piattaforme; nessuna di queste indagini è ancora conclusa Le aziende rischiano multe fino al 6% del loro fatturato globale.