Uno stillicidio continuo. Dopo le dimissioni del Ministro delle Finanze Rishi Sunak e del Ministro della Salute Sajid Javid, piovono lettere di dimissioni da parte di parlamentari che hanno, a vario titolo, ruoli all'interno dell'esecutivo del Primo Ministro britannico Boris Johnson. A decine, solo a considerare le ultime 24 ore. Il Premier però, a dispetto della lunga catena di gravi scandali che vanno dalla corruzione, alla violenza sessuale che hanno travolto il suo Governo, a fare il passo indietro non ci pensa proprio e prova a difendersi come può, anche di fronte all'ultimo grave episodio che ha visto un vicecapogruppo Christopher Pincher, molestare sessualmente due uomini, dopo aver bevuto troppo. Una condotta non nuova e già conosciuta dal Primo Ministro che nonostante questo l'aveva appunto recentemente promosso al ruolo di Vice Capogruppo. L'opposizione chiede a gran voce le sue dimissioni, il leader laburista Keir Starmer, parla di spettacolo patetico. Ben tre membri dello stesso partito conservatore si alzano per formulare la stessa domanda: "Cosa serve perché tu te ne vada"? Ma sono le dichiarazione del dimissionario Ministro della Salute a pesare più di ogni altra cosa. Dietro le quinte si lavora per rendere possibile al più presto un nuovo voto di fiducia dopo quello che ha visto il Premier salvarsi solo poche settimane fa dopo le dichiarazioni di Javid, Jhonson lascia la Camera dei Comuni di corsa, accompagnato da un corale e sonoro "Bye bye Boris".