Uk, Corte Suprema decide su referendum scozzese

22 nov 2022
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Il presidio più simbolico sarà quello davanti al Parlamento Europeo di Bruxelles, di cui gli scozzesi sognano di tornare presto a far parte. Nell'attesa del pronunciamento della Corte Suprema la sfida tra Edimburgo e Londra vive un altro momento di massima tensione, in anni in cui il braccio di ferro non è mai stato allentato. «La Scozia ha inviato un messaggio molto chiaro -non vogliamo un Governo Johnson, non vogliamo lasciare la UE. Boris Johnson ha il mandato di far uscire l'Inghilterra dall'Unione, ma deve capire che io ho quello di dare alla Scozia la possibilità di un futuro diverso», aveva tuonato la First Minister Nicola Sturgeon, leader del partito nazionalista scozzese, immediatamente dopo il risultato delle elezioni generali del dicembre 2019. Johnson aveva ottenuto una maggioranza di 80 seggi alla Camera dei Comuni, un'enormità, ma lo Scottish National Party poteva contare su 48 seggi su 59 al Parlamento nazionale di Holyrood. Un'altra enormità. Da allora Sturgeon ha continuato a martellare sulla necessità di un nuovo referendum dopo quello del 2014, e Downing Street a ribadire che un voto popolare del genere è ammissibile solo una volta a generazione. Peccato però che nel frattempo la Brexit sia diventata realtà, e che quello scarto che aveva permesso di far vincere il 'No' nel 2014 proprio con la principale motivazione di non voler lasciare l'Unione, si sia traslato in quello che nel 2016 in Scozia aveva fatto vincere il remain. «Mantieni la luce accesa, Europa», l'appello della Sturgeon una volta che la Union Jack era stata ammainata a Bruxelles. Eppure, nonostante un mandato politico chiaro, lo scenario meno probabile è che l’Alta Corte stabilisca la possibilità per il Governo scozzese di indire il referendum senza il via libera di Westminster -l’unico scenario questo che permetterebbe di iniziare subito la campagna per il cosiddetto 'Indyref2', che Sturgeon vorrebbe avesse luogo il 19 ottobre del prossimo anno. Più probabile invece che la Corte Suprema riconosca un diritto superiore del Parlamento di Westminster, creando così un impedimento difficile da sormontare per i sostenitori del referendum. Esiste infine la possibilità che i giudici stabiliscano che non spetta a loro decidere. In quest'ultimo caso partirebbero nuove sfide legali tra Edimburgo e Londra, destinate comunque a far crescere ulteriormente la tensione. E a caricare il futuro di incertezza.

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