Il viso stanco, gli occhi rossi, lo scatto che accompagna l'audio messaggio di Re Carlo III per il giovedì santo, quattro minuti e mezzo in tutto, dice più di mille parole. Una pasqua di passione, amara per lui, colpito dal cancro all'età di settantacinque anni. Nella cattedrale di Worcester, a fare le sue veci, c'è Camilla. Le parole del sovrano, capo della Chiesa Anglicana, risuonano tra le navate. "La messa del giovedì santo ha un posto speciale nel mio cuore", spiega, ed esprime la sua tristezza per non essere fisicamente lì. Legge il passaggio del vangelo in cui si racconta la lavanda dei piedi, "e il Signore, col suo esempio, ci ha insegnato il valore del prendersi cura del prossimo, specie nel momento di necessità", ricorda. E il pensiero vola alla principessa Catherine, come lui, colpita dal cancro. È la prima volta che Carlo parla dal giorno del video di Kate. E lo fa ricordando anche la promessa da lui fatta il giorno dell'incoronazione. Quella di servire e non di essere servito. "Ho sempre cercato di farlo e continuerò a farlo, con tutto il cuore", il suo congedo. Domenica di Pasqua, Carlo III parteciperà alla santa messa a Windsor. Un gruppo ristretto di sudditi lo vedrà. Il Re è sottoposto a cure chemioterapiche. Per questo i bagni di folla rappresentano una minaccia concreta al suo sistema immunitario. Nel castello, tanto amato da Elisabetta II, non ci saranno l'erede al trono, William, e tutta la sua famiglia. Per loro è più che mai necessario un periodo di privacy e tranquillità.