L'estenuante battaglia parlamentare si è conclusa nelle prime ore del giorno di San Giorgio, patrono dell'Inghilterra. I lord laburisti si arrendono e il controverso "Rwanda bill" giunge al termine del suo travagliato iter. Manca solo il cosiddetto Royal Assent, il consenso del Re, e sarà legge. Il primo ministro, Rishi Sunak, che ha fatto della lotta all'immigrazione clandestina uno dei suoi cavalli di battaglia in previsione dell'elezioni che si terranno entro fine anno, ha assicurato che i primi voli per Kigali partiranno entro 12 settimane e che continueranno in maniera costante. A bordo i migranti richiedenti asilo che sono giunti illegalmente nel paese e che non avranno più la possibilità di tornare nel Regno Unito. Un'operazione che costerà circa 1,8 milioni di sterline a migrante. L'Alto rappresentante dell'ONU per i rifugiati, Filippo Grandi, come quello per i diritti umani, Volker Turk, hanno invitato Londra a riconsiderare la propria decisione, bollandola come un pericoloso precedente. Non accadrà. Il premier è determinato nel voler far decollare più aerei possibile a partire dall'estate come deterrente per bloccare il traffico di esseri umani nel canale della Manica. A poche ore dalla notizia dell'approvazione del pacchetto Ruanda, è giunta dalla Francia la notizia che almeno cinque persone, tra cui un bambino, hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere via mare il Regno Unito. "Bisogna cambiare lo status quo per evitare queste tragedie", il commento a caldo del Ministro dell'Interno James Cleverly, in visita in Italia.