Con il numero di nuovi contagi giornalieri sotto quota 10 mila e soprattutto con i decessi scesi in maniera considerevole, 215 l'ultimo dato, il Regno Unito si avvia a uscire dal suo terzo e si spera l'ultimo lock down, con una cautela però insolita, per un Boris Johnson accusato di aver fin qui promesso molto più di quanto realizzato. La campagna vaccinale, oltre 17 milioni i Britannici che hanno ricevuto la prima dose e anche la sua personale rivincita contro le critiche che gli sono piovute addosso per la gestione della pandemia e i sondaggi lo dimostrano. Ma il premier sa che non può permettersi di sbagliare, per questo la road map che verrà annunciata nelle prossime ore è ancora avvolta da un certo alone di mistero, dovrebbe però essere confermata la riapertura delle scuole per l' 8 marzo, da sempre considerata una priorità dall'esecutivo come dall'opposizione laburista e chissà se verrà confermata anche l'indiscrezione del Sunday Times secondo il quale il Governo si sarebbe offerto di ospitare interamente gli Europei di calcio, inizialmente previsti per l'anno scorso, è ora in programma in 12 città europee diverse dall' 11 giugno all' 11 luglio. Per molti inglesi, però, queste non sono solo ore di fiduciosa attesa, ma anche di apprensione, resta infatti in ospedale il principe Filippo, consorte di Elisabetta II, che a giugno compirà cent'anni. Venerdì pomeriggio l'erede al trono Carlo ha lasciato la sua residenza nel Gloucestershire, a circa 200 chilometri da Londra, per far visita in maniera del tutto eccezionale, considerate le misure anti pandemia in vigore, all'anziano padre, ricoverato da martedì scorso in seguito a un non meglio precisato malore. Lì Carlo si è intrattenuto per circa mezz'ora prima di uscire visibilmente commosso.