I detrattori del Governo di Boris Johnson vedono in quanto sta accadendo una misura populista che è anche -e forse soprattutto- un atto di vendetta nei confronti di una delle istituzioni più amate e rispettate del Paese: la BBC. L'attuale Ministra della Cultura, la fedelissima del Premier Nadine Dorries, ha annunciato il congelamento del canone, circa 200 euro, per almeno i prossimi due anni a dispetto dell'inflazione galoppante. Un'operazione questa che potrebbe creare un buco rilevante nelle casse della TV e radio di Stato. Ma c'è di più: si sta valutando un totale ripensamento del canone che potrebbe diventare volontario o rimodellato sulle sottoscrizioni dei servizi in streaming. Un colpo durissimo, una profanazione per molti inglesi che attribuiscono il provvedimento al fatto che, a causa del cosiddetto "Party Gate", l'Esecutivo Johnson si trovi in forte affanno e non sopporti le critiche che arrivano dall'emittente pubblica. La guerra del canone non è l'unica decisione che in qualche modo sta spostando il dibattito rispetto alla bufera delle feste a Downing Street. Anche quella di utilizzare i militari nel Canale della Manica contro l'immigrazione clandestina ha dato il via a discussioni infuocate.