Informato, ragionevole, consequenziale e forbito, altro che anziano. Non le concede spesso, ma quando accade è un evento. Alla vigilia del primo anniversario alla Casa Bianca in una conferenza stampa maratona il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden racconta 12 mesi di sfide, ma anche enormi progressi. Non nega le frustrazioni, ma invita a prendere atto che il Paese stia molto oggi. Intanto sul fronte della lotta alla pandemia abbiamo gli strumenti per combatterla, dice, dunque vaccinatevi. In America solo il 75% degli adulti lo ha già fatto, quindi promette ancora non ci siamo, ma ci saremo, il lavoro non è affatto finito. Poi conseguentemente l'economia, tutto riaperto, gli indicatori vanno a gonfie vele, ma è stellare anche l'inflazione al 7% contro la quale, dice, serve un'economia più produttiva e una Federal Reserve più reattiva. Sono un capitalista non un socialista chiosa il Presidente Democratico, ma il capitalismo senza competizione è solo sfruttamento. Dice che ancora non è il momento di togliere i dazi alla Cina, rivela che secondo lui Putin invaderà in qualche modo l'Ucraina, se pure un certo margine di trattativa con la Russia ci sia ancora e rincara la dose promettendo nel caso sanzioni economiche mai viste. Ai Repubblicani che fanno ostruzionismo al Congresso bloccando la tua agenda di politica interna l'uomo dialogo chiede proposte, ditemi in cosa credete. Nonostante popolarità in calo e imminente voto di metà mandato, si dice soddisfatto del lavoro della sua vice Harris, che sceglierà ancora come candidata se dovesse decidere di correre anche nel 2024. Alla fine dopo poco meno di due ore, scherza, incredibile sto ancora in piedi e così l'America.