Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia formano una nuova triade per contenere l'influenza della Cina nel Mar Meridionale Cinese, nell'aria indo-pacifica. Attraverso una nuova partnership internazionale, i tre Paesi si spenderanno per una più facile condivisione di informazioni e competenze in aree come: intelligenza artificiale, cyber security, capacità di attacco a lungo raggio e difesa sottomarina. Su quest'ultimo punto, Stati Uniti e Gran Bretagna sosterranno l'Australia, aiutandola ad aggiornare la propria flotta, ormai datata, con l'acquisizione di nuovi sottomarini a propulsione nucleare di tecnologia statunitense e britannica. Un punto ritenuto molto importante dal Presidente Americano Joe Biden, per mettere pressione alla Cina, in un'area dove Pechino ha più volte alzato la voce, reclamando la titolarità di un pacchetto di isole nel Mar Meridionale Cinese. Isole, però reclamate anche da Vietnam, Malesia e Filippine. L'Amministrazione Biden, nei mesi scorsi, aveva ammonito la Cina, così come aveva fatto in passato la precedente Amministrazione Trump, minacciando azioni in caso di qualsiasi attacco nell'area contesta. Ecco perché, l'accordo delle scorse ore, viene visto come un passaggio importante per la stabilità dell'area indo-pacifica, con Biden, che nel corso del suo intervento virtuale, assieme al Primo Ministro britannico Boris Johnson e a quello australiano Scott Morrison, ha parlato di minacce del XXI secolo, senza però mai nominare Pechino. AUkUs, così si chiamerà l'accordo trilaterale, permetterà all'Australia di condividere la tecnologia americana nella produzione nucleare. Tecnologia, che gli Stati Uniti in passato, avevano condiviso soltanto con la Gran Bretagna nel 1958. La collaborazione tra i tre Paesi per la realizzazione dei sottomarini australiani, dovrebbe andare avanti per almeno 18 mesi.