"Stanno facendo una guerra che è la nostra battaglia, questa battaglia perché non è soltanto l'Ucraina lottare per sovranità e integrità territoriale, l'Ucraina lotta anche per l'umanità, per vedere se l'umanità riuscirà a prevalere." La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen apre così, al Palazzo sull'acqua di Varsavia, la conferenza dei donatori; per promuovere "Stand up for Ukraine" la raccolta internazionale di fondi sostenuta da decine di artisti tra cui Bruce Springsteen, Madonna, i Pear Jam e i Maneskin. Una campagna nata per tendere la mano alle persone che, a milioni, sono state costrette ad abbandonare le loro case, a causa della guerra, e che vede tra gli altri anche il pieno coinvolgimento Governo italiano. "Abbiamo stanziato circa 500 milioni di Euro per sostenere gli ucraini in arrivo in Italia e 110 milioni di assistenza finanziaria per Governo ucraino." Una campagna nata su impulso del Presidente ucraino Zelensky, che a Kiev, ha avuto un'altra giornata segnata da incontri. Quello con il Premier inglese Boris Johnson innanzitutto, tra i Leader occidentali senza dubbio più attivi nel sostenere con aiuti, e soprattutto con armi, l'Ucraina. "Quello che Putin ha fatto in posti come Bucha e i suoi crimini di guerra hanno inquinato, per sempre, la sua reputazione e la reputazione del suo Governo." E poi incontro con il Cancelliere austriaco in cui Zelensky, nonostante le notizie che costantemente arrivano dal campo, ha aperto la possibilità di tornare a negoziare con la Russia. A utilizzare parole piuttosto minacciose invece è l'ambasciatore Russo, negli Stati Uniti, secondo cui queste continue e forniture di armi dell'occidente all'Ucraina rischiano di portare Russia e Stati Uniti sulla via di un confronto militare diretto.