Sarebbero un centinaio le vittime di un attacco aereo della coalizione guidata dall'Arabia Saudita contro i ribelli Houthi, nel sud-ovest dello Yemen, nella provincia di Dhamar. È l'attacco peggiore dall'inizio dell'anno. Secondo le autorità yemenite, ad essere colpito è stato un edificio universitario adibito a carcere e riferiscono che all'interno c'erano 170 prigionieri di guerra. La coalizione parla invece di un attacco a obiettivi militari: un deposito di missili e droni. Secondo la Croce Rossa Internazionale, le possibilità di trovare sopravvissuti sono molto poche. È solo l'ultimo capitolo di una sanguinosa guerra che si combatte dal 2015, in cui sono morte decine di migliaia di persone. Da un lato i ribelli Houthi, sostenuti dall'Iran, dall'altro la coalizione a guida saudita, che difende un governo riconosciuto dalla comunità internazionale, ma che da un mese non è più unita. Mentre i sauditi continuano a battersi per uno Yemen unito sotto il proprio controllo, gli Emirati Arabi sostengono le vecchie forze secessioniste del sud.