Questa è la persona che trascorrerà il suo trentesimo compleanno in una cella. Niente auguri nel video pubblicato dal gruppo Facebook "Patrick libero", dove si sente parlare Patrick Zaki quando, appunto, era ancora libero. E nelle sue parole c'è una dura critica contro la violenza di genere, che in Egitto resta estremamente diffusa. Lo studente egiziano dell'Università di Bologna, arrestato al Cairo il 7 febbraio del 2020, resta dunque in carcere anche questo 16 giugno. È il suo secondo compleanno che passa sul pavimento di una cella. In una lettera gli attivisti, postando anche la foto di una torta, scrivono: speriamo solo di avere una risposta ad una semplice domanda. Cosa serve per lasciarlo andare? Abbiamo dimostrato 100 volte che è innocente. Ma i Tribunali del Cairo continuano a prolungargli di 45 giorni in 45 giorni la sua detenzione preventiva, senza processo e senza possibilità di difendersi. L'ultima volta era il 2 giugno. Una decisione crudele l'ha definita Amnesty International, che mostra ancora una volta l'intenzione delle Autorità del Cairo di tenere in attesa di giudizio per il massimo consentito uno dei tantissimi prigionieri di coscienza che languono nelle carceri egiziane, in condizioni disumane, spesso vittime di tortura, inflitta allo stesso Zaki.