I movimenti diplomatici registrati al G20 non hanno, non ancora, un impatto evidente sulla posizione di Kiev. Qualsiasi concessione della nostra terra o della nostra sovranità non può essere definita pace. Con queste parole Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso all' International Security Forum, chiarisce la posizione del suo Governo. Una vera pace duratura e onesta non può che essere il risultato del completo smantellamento dell'aggressione russa, dice, smentendo così il suo consigliere che poche ore prima aveva parlato di una possibile fine del conflitto anche prima della liberazione di tutti i territori. Nessuna apertura invece da parte di Zelensky. Una breve tregua, sostiene, potrebbe solo peggiorare la situazione. Intanto continuano gli attacchi russi, ad essere di mira infrastrutture civili e abitazioni. Un'offensiva che ha messo fuori uso quasi la metà del sistema energetico del Paese denunciano le autorità. Missili che sono caduti anche sulla città di Zaporizhzhia, mentre sarebbero almeno 100 gli assalti respinti nel Donbass e a Cherson, città liberata dalle forze armate ucraine, va avanti la rimozione delle mine che sarebbero state posizionate dai russi su almeno il 30% del territorio secondo la denuncia di Kiev. Intanto non c'è ancora chiarezza sulla sorte dei 10 soldati russi che secondo Mosca gli ucraini avrebbero giustiziato nonostante si fossero arresi. Alle Nazioni Unite si lavora per esaminare i video che il Cremlino ha diffuso a sostegno delle proprie accuse, chiedendo con forza un'indagine internazionale.























