Va in scena a Monaco di Baviera nel teatro del salone dell'auto, il faccia a faccia tra Europa e Cina sulla mobilità elettrica. Il momento del comparto automotive non è certo dei migliori, si sa. La kermesse mondiale bavarese è il primo appuntamento internazionale dall'introduzione dei dazi da parte dell'amministrazione Trump, che hanno colpito in particolare i marchi tedeschi leader nell'export verso gli Stati Uniti. Marchi tedeschi presenti in massa tra i padiglioni del Munich Exhibition Center, BMW, Volkswagen, Audi, Porsche, Mercedes ci sono tutti, pronti a contrastare l'offerta cinese sull'elettrico, più competitiva e accessibile. Volkswagen propone l'elettrica compatta a costi accessibili, Mercedes gioca la carta premium con la GLC Full Electric, BMW, quella della nuova classe X con autonomia monstre, comfort e tecnologia. E poi c'è Stellantis, presente a Monaco col marchio Opel e con quello, guarda un po' cinese Gip Motor. La Stellantis a guida Antonio Filosa, pronto a illustrare la nuova strategia. mondiale del marchio dei prossimi anni. Intanto Gianfilippi Imparatò che dell'Europa è responsabile per Stellantis proprio dagli stand del salone, ci dice che i piani e gli obiettivi dell'Europa vanno ripensati e no, l'elettrificazione al 100% entro il 2030 non è più raggiungibile, pena il tracollo finanziario di tutti i produttori. "La regolamentazione attuale sui veicoli commerciali e anche su i veicoli per i privati é adesso irraggiungibile. Il salone dell'auto di Monaco non è solo fiera, ma anche nelle piazze del centro città. Qui siamo a Odeonsplatz, una delle piazze più importanti della città bavarese, dove si sta allestendo uno degli oltre 200 spazi che le case automobilistiche hanno richiesto per mostrare tutte le loro ultime novità, degli spazi completamente gratuiti. Qui il pubblico potrà ammirare gli ultimi arrivi in termini di mobilità elettrica o elettrificata sia a quattro che a due ruote. Vedremo come finirà questo confronto che assuma i connotati di una commedia o di una tragedia, si fa per dire, ovviamente ce lo dirà, forse il mercato.























