La proposta che io, che noi abbiamo fatto, è una proposta abbastanza semplice: sediamoci e assumiamoci la nostra parte di responsabilità. Cioè, noi chiediamo a Draghi di fare una cosa che teoricamente per lui sarebbe molto difficile fare, cioè di investire dei soldi e di fare una manovra complessa sul prezzo dell'energia, sapendo che in questo momento è in ordinaria amministrazione. Ma al contempo prendiamo due impegni: uno, di ritirare le proposte che stanno terrorizzando i mercati, che non si faranno mai e che valgono centinaia di miliardi di euro e, due, prendiamo l'impegno a fare il rigassificatore di Piombino, senza il quale non riusciremo a marzo ad avere sufficienti quantità di gas.























