"Io proporrei al governo di pensare ad una moratoria sulle intese". Congelare le intese per l'autonomia differenziata, anche quelle possibili, prima di definire i livelli essenziali di prestazione. La proposta non arriva dal centrosinistra, ma dal Presidente di centrodestra della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. E riaccende il dibattito. Minimizza, ma non lo smentisce il segretario del suo partito Antonio Tajani, le richieste sono legittime, si limita a commentare il Ministro degli Esteri, rivendicando di aver voluto, come Forza Italia, un osservatorio sull'autonomia per monitorare le evoluzioni della legge. Le opposizioni sottolineano le divisioni della maggioranza e, provocatoriamente, invitano Occhiuto ad appoggiare il referendum abrogativo della riforma, per ora votato solo da consigli regionali di centrosinistra. "Noi, sono convinto, ce la faremo. È un referendum impegnativo per il quorum, ma noi ce la faremo perché dimostreremo che i veri patrioti siamo noi". Mentre le opposizioni si preparano a raccoglie le firme contro l'autonomia per la prima volta anche online, il tema sarà al centro di una informativa del Ministro degli Affari Regionali Calderoli nell'ultimo Consiglio dei Ministri della settimana, dove arriverà anche l'atteso disegno di legge concorrenza. Ma oltre all'autonomia a scontentare gli amministratori del sud c'è la ZES, il credito di imposta per il Mezzogiorno limitato dall'Agenzia delle Entrate. In attesa della relazione di monitoraggio promessa dal Ministro Fitto, il piano sulla ZES verrà discusso in una cabina di regia con gli enti locali.