È scontro a tutto campo. Mentre il tempo stringe, manca poco all'avvio delle Consultazioni che porteranno alla formazione del nuovo Governo, le elezioni dei Presidenti dei due rami del Parlamento innesca una reazione a catena di attacchi, repliche e contrattacchi. Un clima di tensione all'interno del centrodestra tra Berlusconi e Meloni, che i pontieri provano a disinnescare, ma ora, soprattutto con le opposizioni tra la stessa leader di Fratelli d'Italia ed Enrico Letta in primis. Clima che si riflette inevitabilmente all'esterno con scritte e striscioni apparsi nella Capitale, con tanto di stella a cinque punte, contro il neo eletto presidente del Senato La Russa, al quale arrivano attestazioni di solidarietà da tutti i partiti a cominciare da Letta. Segretario PD che però spara a zero, ancora una volta, sulle scelte del centrodestra per Camera e Senato, e lo fa da Berlino presente al Congresso dei Socialisti Europei. Dopo averle definite uno sfregio all'Italia, ora parla di logica perversa e incendiaria contro l'interesse del Paese, che conferma i timori dell'Unione. È durissima la replica di Meloni, che chiede le scuse immediate anche in questo caso di Letta, di fronte a parole definite gravissime, ancor più perché affermate all'estero e che rappresentano un danno per l'Italia e la sua credibilità internazionale. Non manca la controreplica DEM: non ci dica come si fa l'opposizione, pensi a governare e ad assumersi la responsabilità di aver diviso il Paese. Poco prima la premier in pectore in un Tweet, aveva fatto appello all'unità. Tutto mentre la stessa leader di Fratelli d'Italia deve fronteggiare lo strappo con Berlusconi, l'altrettanto duro scontro a distanza con il Cavaliere, che furibondo per l'andamento delle trattative per la squadra di Governo, l'aveva bollata seppur in un suo appunto privato, come arrogante e prepotente. Ma non ricattabile, era stata la risposta della Meloni. I pontieri sono al lavoro per cercare di ricomporre la frattura. "L'unico Governo possibile è quello di una coalizione così come è scelta dagli elettori, non vedo alternative". Dal Terzo Polo, che rivendica di essere l'unica alternativa vera. "Noi facciamo parte dell'opposizione, quindi noi con la Meloni, al Governo non ci andiamo e non votiamo la fiducia". Intanto dai Cinque Stelle, l'ex presidente della Camera Fico annuncia un'opposizione rigorosa. "L'opposizione... l'opposizione del Movimento dovrà essere un'opposizione seria, rigorosa, attenta, molto costruttiva, perché il momento lo impone". I tempi stringono, la prossima settimana si apriranno le Consultazioni.























