"Mi ha lasciato molto come interdetto il fatto che si possa con una leggerezza, come dire, che sorprende scrivere un editoriale, ammettere dentro quell'editoriale di non avere notizia, se non voci, sospetti, non so come le ha meglio definite e parlare di un complotto di una parte della magistratura. Non è tanto la iscrizione di una notizia di reato nei confronti di chicchessia, perché si parla di complotto, cioè di una di una condotta eversiva di magistrati che si mettono a tavolino con altri soggetti per ordire un'azione di sovversione dell'ordinamento democratico, questo mi sembra gravissimo.".