Truffa aggravata per una presunta gestione irregolare della cassa integrazione Covid. Indagini non ancora chiuse su falso in bilancio e bancarotta legate al gruppo Visibilia e ora anche un ipotesi di riciclaggio per la compravendita di Villa Alberoni. Si allunga la lista delle indagini che riguardano la Ministra del Turismo Daniela Santanchè, il suo compagno Dimitri Kunz e le società a loro collegate. Per le ipotesi di truffa si ipotizzano almeno 120mila Euro di contributi previdenziali per i dipendenti non versati. Per il riciclaggio la Guardia di Finanza sta indagando sulla villa acquistata dal compagno di Santanchè e dalla moglie del presidente del senato La Russa per quasi due milioni e mezzo di Euro e rivenduta, meno di un'ora dopo, a tre milioni e mezzo. L'ipotesi è che parte del milione di plusvalenza sia servita per coprire i debiti di Visibilia. Vicende per le quali le opposizioni chiedono le dimissioni immediate della Ministra, ipotesi che non sembra da escludere anche se nella maggioranza c'è cautela. Sono garantista fino al terzo grado di giudizio, dice il Ministro Tajani, in riferimento sia a Santanchè, sia al caso di Bari. Caso che riguarda l'ispezione voluta da Piantedosi per verificare possibili infiltrazioni mafiose in comune. Accusa infamante e fatta per scopi politici, secondo il sindaco Decaro, che ieri ha ricevuto la solidarietà di cittadini e colleghi in una manifestazione molto partecipata. Dove non è mancata però una polemica, il Governatore Emiliano dal palco ha parlato di un episodio in cui portò l'attuale sindaco, allora suo assessore minacciato dalla mafia, dalla sorella di un boss dicendole te lo affido. Parole sconcertanti, accusa Gasparri, se i boss minacciano si va in Procura non a casa loro. Poi Emiliano replica sono stato frainteso quelle parole alla sorella incensurata di un boss che avevo arrestato servivano a farle capire che il clima era cambiato.