Il governo alza la voce alzando il rango del provvedimento sui cosiddetti paesi sicuri per il rimpatrio. Diventa infatti una norma primaria con rango di legge attraverso un decreto approvato in corsa dal Consiglio dei Ministri che vuole difendere l'accordo con l'Albania puntando di nuovo il dito contro le toghe perché la sentenza europea, quella da cui derivano a cascata le decisioni dei tribunali italiani, secondo il Ministro Nordio, non è stata ben compresa dai giudici. "Nasce da una sentenza della Corte di Giustizia europea che è molto complessa, molto articolata, e probabilmente non è stata, lo dico a chiare lettere, ben compresa o ben letta". I paesi sicuri per il rimpatrio dopo la sentenza europea scendono per l'Italia da 22 a 19, vengono esclusi Camerun, Colombia e Nigeria. Ora l'Italia si sente al riparo dal punto di vista legale e chiede alla Magistratura di applicare la legge. "Questo diventa norma primaria. Questo ci consente di immaginare che offriamo ai giudici, i giudici di tutta Italia, perché poi tutti si sono concentrati sull'Albania ma io ricordo che noi le procedure accelerate di frontiera ci ripromettiamo di farle su tutto il territorio nazionale, abbiamo cominciato a farle in due centri di intrattenimento che sono Porto Empedocle e Modica, quindi per offrire, come dire, un parametro che sia appunto l'applicazione di una legge rispetto a qualche univoca interpretazione, a nostro modo di vedere, lo dico con profondo rispetto per la Magistratura". Tra le opposizioni il dito è puntato sul fallimento delle politiche migratorie ed il prezzo da pagare per esse. Il Movimento 5 Stelle infatti ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per accertare se ci sia un danno erariale nel trasporto di 16 migranti in Albania. Per Giuseppe Conte questa dei migranti è una grande arma di distrazione di massa. "Il governo cerca di distrarre l'attenzione dei cittadini dai problemi veri, quelli della sanità, quella della rivalutazione delle pensioni che invece viene tagliata, si confermano le tasse dell'anno scorso e se ne aggiungono di nuove. E il tutto invece sta a parlare di un hotspot albanese che nasce male sul piano giuridico perché il diritto europeo va rispettato e soprattutto complica ancor di più il problema vero della sicurezza".