Tregua con centrodestra su fisco, Governo avanti con riforme

14 apr 2022
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Una Pasqua, politica s'intende, che si annuncia più serena per Governo e maggioranza. Già. Se poi si tratti di fuoco sotto la cenere solo il tempo e la prossima campagna elettorale lo diranno. Sta di fatto che l'incontro tra il Presidente del Consiglio e i vertici del Centrodestra, come in molti scommettevano, ha portato a un risultato: si va avanti e la linea è quella di Draghi. Seppur con delle rassicurazioni che si tradurranno in qualcosa di più, qualcosa di scritto, un addendum alla delega fiscale, alla revisione del catasto in particolare, e che richiederà qualche giorno in più. Respinta infatti la richiesta iniziale di stralcio, è una delle riforme definite fondamentali per incassare i fondi europei del PNRR, si procederà appunto con una postilla. Con la nuova mappatura di tutti gli immobili italiani, che sarà completata nel 2026, non ci sarà alcun automatismo nell'adeguamento degli estimi che comporti tasse aggiuntive sulla casa. Soluzione di incontro che accontenta alla fine tutto il Centrodestra e il Governo. Del resto l'alternativa sarebbe stata una crisi politica dai contorni più che indefiniti. "Vogliamo la riforma del catasto perché è uno strumento di giustizia ed equità. Occorre chiarire, su questo mi sembra assolutamente corretto, che questa riforma non potrà mai e poi mai portare un aumento della tassazione sulla casa che è già alta". E se dalla Lega Salvini aveva già ribadito come non ci fosse alcuna volontà di far cadere il Governo, da parte sua Draghi ha confermato di voler tenere il punto e proseguire nel percorso di riforme necessarie al Paese per arrivare ai fondi del next-generation, ragione stessa, ha lasciato intendere a più riprese, dell'esistenza di questo Esecutivo. Quanto alla Giustizia si viaggia sulla stessa lunghezza d'onda con un'intesa politica raggiunta, fatta eccezione per il Sindacato delle toghe, insoddisfatto, che minaccia lo sciopero. Riforma anch'essa fondamentale per il PNRR la cui prima tranche di fondi da 21 miliardi è già arrivata. Ragion per cui, spiega l'ex Presidente della Camera Boldrini, ora è il momento della responsabilità per tutti. "Da parte di tutte le forze della maggioranza ci si aspetterebbe un atteggiamento di responsabilità. Non ci fa piacere neanche a noi stare al Governo con una forza che è ai nostri antipodi". L'attesa ora è per il via libera delle Camere alle due riforme.

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