Giornalista, studi filosofici, ex condirettore del Foglio, ex conduttore Rai, il nuovo ministro della cultura Alessandro Giuli era da novembre 2022 alla guida del Maxxi, Il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma, ora proseguirà, ha annunciato la Presidente del Consiglio, l'azione di rilancio della cultura nazionale consolidando la discontinuità rispetto al passato. L'inizio al Foglio dei Fogli, con Giorgio dell'Arti, la crescita, l'ascesa al Foglio di Giuliano Ferrara, fino a diventarne vice direttore e condirettore. Le collaborazioni con diversi quotidiani, tanti, poi la televisione con la conduzione di Seconda Linea su Rai 2 e soprattutto la presenza fissa da opinionista in tutti i talk show, considerato uno degli uomini più vicini a Giorgia Meloni. In uno di questi programmi, anni fa accusato di fare il portavoce di partito, rispose chiaramente: "Io rappresento delle idee, non un partito". E sulle idee Giuli ha scritto tanto per anni dal primo libro, Il passo delle oche, sull'identità dei post fascisti, fino all'ultimo che scippa alla Sinistra uno dei suoi maggiori pensatori già dal titolo, Gramsci è vivo. Nel sottotitolo il riferimento a uno degli obiettivi più ambiziosi della Destra al Governo sillabario per un'egemonia contemporanea. Una ispirazione per il programma che ora potrà portare avanti dalla scrivania più importante del Collegio Romano, sede del Ministero della cultura.