Cinquestelle, percorso lungo per la nuova governance

25 set 2020
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Chissà se il Movimento si prenderà il tempo necessario per mettere in pratica la soluzione che Vito Crimi ha proposto per cambiare la faccia o almeno il motore dei 5 Stelle. La soluzione preferita dal capo politico protempore prevede un cammino lungo: prima la formazione di un cosiddetto Comitato dei Dieci, una leadership plurale che avrebbe il compito di traghettare il Movimento verso quegli Stati generali che, per come sono continuamente rimandati, a molti devono apparire un problema più che la soluzione. Poi, appunto, gli Stati generali a decidere di chi e di che tipo di leadership ha bisogno di Movimento. Tutto il percorso dovrebbe iniziare con le assemblee sul territorio ad ottobre, insomma, un percorso di mesi, molto diverso da quella sterzata che dopo l'ennesima emorragia di consensi pareva urgente e comunque nulla è deciso. I Parlamentari si esprimeranno via email nelle prossime ore. Lunedì, Crimi, vedrà anche la compagine di Governo dei 5 Stelle, dall'ex capogruppo Francesco D'Uva, la fiducia a Crimi. Dobbiamo fare questi Stati generali, dobbiamo farli per forza e in questo ho grandissima fiducia in Vito Crimi per questa organizzazione. Poi, è chiaro che bisogna partire dai territori. Altro dibattito, a decidere il percorso dovranno essere i Parlamentari o i sostenitori, gli eletti o gli iscritti alla piattaforma Russeau, i territori o la comunità virtuale? Domande non banali per il Movimento, in attesa di risposta. Roberto Fico vorrebbe contassero entrambi, Di Maio ribadisce che la situazione impone scelte rapide. Il dibattito sulla governance non riesce comunque a oscurare quello sul futuro politico, la distanza tra governisti e non, rischia di essere l'elemento più divisivo. Bonafede, governista e Ministro, getta acqua sul fuoco. Anche il discorso sulle alleanze, stiamo lavorando bene a livello nazionale, dal mio punto di vista. Ripeto, ce lo riconoscono anche nelle sedi internazionali, continuiamo su questa strada. La temperatura, però, resta alta, l'ex ministra Barbara Lezzi si prende una pausa dalla chat dei Parlamentari 5 Stelle, nel frattempo informa: farà uno sforzo per farsi andare bene il matrimonio col PD, se non ci riesce, annuncia dimissioni.

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