Controlli e fermi di polizia basati sull' origine etnica, la profilazione razziale tra le forze dell'ordine in Italia sarebbe frequente. Un problema del quale le autorità non paiono essere consapevoli, ne sufficientemente sensibili. Lo denuncia un rapporto della Commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa, ECRI, organizzazione internazionale che non fa parte dell'Unione Europea. La delegazione che ha studiato il nostro paese spiega di essere venuta a conoscenza di molte testimonianze sulla profilazione razziale da parte delle forze dell'ordine, in particolare verso la comunità Rom e le persone di origine africana, testimonianze confermate anche da organizzazioni della società civile e organismi di monitoraggio internazionali specializzati. Aspetto non secondario il fatto che, sempre secondo il rapporto, le autorità non considerano la profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale. Per la commissione, fermi, controlli e perquisizioni di polizia dovrebbero insomma essere sottoposti ad un esame indipendente. L'ECRI poi denuncia anche eccessive critiche rivolte ai giudici che si occupano di casi di immigrazione, molti interlocutori incontrati dalla delegazione che ha lavorato al rapporto si sono detti preoccupati per la narrazione politica che promuove una cultura di esclusione, anziché integrazione dei migranti, un'atmosfera che secondo l' ECRI mina l'indipendenza della magistratura.