In Senato la conferenza dei capigruppo ha fissato per il 15 marzo la discussione della mozione di sfiducia dei 5 Stelle contro Luca Lotti. L’avevano presentata anche nell’altro ramo del Parlamento, ma l’hanno ritirata per evitare il rischio che la cosa rallentasse questo appuntamento a Palazzo Madama. “Noi riteniamo che il Ministro Lotti non possa più portare avanti serenamente il proprio incarico presso il Ministero”. Del resto alla Camera le possibilità che passasse una sfiducia, visti gli alti numeri della maggioranza, erano pressoché pari a zero, ma il Pd è ottimista anche riguardo al Senato. “Noi ce la faremo. La mozione sarà respinta con i voti della maggioranza”. Intanto aspri botta e risposta vanno avanti tra Pd e 5 Stelle con il partito di Renzi che accusa i grillini di giustizialismo becero e di attaccare un padre per colpire il figlio, mentre il Movimento contro Renzi padre-figlio continua a lanciare strali e accusa il Pd di fare melina in Senato, alludendo a un possibile mercato delle vacche, scrive Di Maio, di berlusconiana memoria. Resta l’incognita di come si comporteranno gli ex Pd ora MDP, che al Ministro dello sport chiedono un passo indietro da giorni e Pierluigi Bersani, infatti, lo dice: “Quando saremo lì valuteremo”. Maria Elena Boschi allora avverte: “Mi sembrerebbe strano se gli scissionisti votassero la sfiducia a Lotti quando noi abbiamo difeso Errani non semplicemente raggiunto da avviso di garanzia, ma processato”. Nessuna incognita invece da Forza Italia, per questo, fra l’altro, accusata dalla Lega di inciuciare con il Governo, dato che il partito di Berlusconi, come ha sempre fatto, rivendica il suo garantismo e non voterà la sfiducia.