Energia, caro carburante e profughi. Il Governo approva all'unanimità il nuovo decreto per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi provocata dal conflitto in Ucraina. Aiuti a famiglie e imprese ma anche sostegni a regioni e associazioni di volontariato per l'accoglienza di chi fugge dalla guerra. Una crisi che è europea, ribadisce Draghi, e che merita una risposta europea su più fronti, dall'energia alla difesa, all'accoglienza appunto. Un intervento importante, lo definisce il Presidente del Consiglio, da 4,4 miliardi. Equo e senza ricorrere allo scostamento di bilancio, senza altro debito quindi, che porterà una riduzione di 25 centesimi al litro del carburante per tutto il mese di aprile. "Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all'aumento dei costi delle materie, e redistribuiamo questo denaro alle imprese e alle famiglie che si trovano ovviamente in grande difficoltà. Sostegno al potere di acquisto delle famiglie, soprattutto le più vulnerabili, come previsto per l'aumento del tetto ISEE che porta di fatto da 4 a 5,2 milioni quelle protette dal caro prezzi. E ancora la rateizzazione delle bollette di maggio e giugno fino a 2 anni, e non è tutto. Si interviene su un potenziamento della golden power e al tempo stesso sui sistemi di sicurezza informatica. Gli antivirus nella pubblica amministrazione di matrice russa, che dovranno via via essere sostituiti. E poi 400 milioni sul fronte accoglienza, laddove ci si attende un flusso di profughi in forte aumento. Iniziativa, quella interna, che però non potrà fare a meno di intervento su scala comunità come sul prezzo europeo comune dell'elettricità che il Premier chiede. Energia tema da affrontare insieme quindi, come aveva ribadito in giornata incontrando a Villa Madama in un vertice i Capi di Governo dell'area mediterranea di Spagna, Portogallo e Grecia. "L'Unione Europea ha reagito con unità e determinazione all'aggressione dell'Ucraina. Ora deve trovare la stessa unità e stessa determinazione nell'affrontare le nostre crisi." Agire subito su gas e difesa, questo il messaggio ai 27 in vista del prossimo Consiglio Europeo.