Una delle novità principali del nuovo decreto flussi uscita dall'esame della Camera arriva dal cosiddetto emendamento Musk che toglie alle sezioni specializzate in immigrazione dei Tribunali la decisione sulla convalida del trattenimento dei migranti, inclusi quelli in Albania, e la attribuisce alle Corti d'Appello che, dopo aver lanciato l'allarme, hanno visto accolta in extremis la loro richiesta d'aiuto ed avranno quindi 30 giorni di tempo per adeguarsi alle nuove funzioni. Una correzione di forma ma anche di sostanza. Nel provvedimento sul quale l'esecutivo ha posto la fiducia è confluito anche l'elenco dei paesi sicuri di origine dei richiedenti asilo fra cui il Bangladesh, l'Egitto, il Marocco. Fra gli emendamenti di peso passati all'esame della Commissione Affari Costituzionali c'è anche quello che prevede che siano secretati i contratti pubblici per la cessione di mezzi e materiali a paesi terzi, stipulati per rafforzare il controllo delle frontiere dei flussi migratori e per condurre attività di ricerca e soccorso in mare. Via libera poi ad una stretta sui ricongiungimenti familiari di chi viene a vivere in Italia contenuta in due emendamenti della Lega. I richiedenti dovranno risiedere nel nostro paese non più soltanto per un anno ma almeno per due anni consecutivi, sarà previsto inoltre che, prima della concessione, l'idoneità dell'alloggio venga certificata solo dopo un'attenta verifica sul numero degli occupanti e dei requisiti igienico sanitari. Si valuterà l'effettivo stato occupazionale dell'immobile e quante persone ci abitano realmente.