Studenti e lavoratori che quotidianamente viaggiano con i mezzi pubblici potranno chiedere il rimborso per una parte dell'abbonamento acquistato precedentemente all'emergenza sanitaria e non utilizzato nel periodo di lockdown. La misura, rivolta ai pendolari, è contenuta nel decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri. In pratica chi per motivi di lavoro o di studio utilizza i mezzi pubblici potrà chiedere un rimborso. Una misura valida per tutti gli utenti che utilizzano treni, bus o metro. Potrà accedere al rimborso chi è in possesso di un abbonamento ferroviario del Trasporto Pubblico Locale in corso di validità durante il periodo in cui sono state adottate le misure di restrizione imposte dal Governo. Se si è in possesso di questi requisiti basterà un'autocertificazione che attesti l'impossibilità di utilizzare i titoli di viaggio già acquistati. Ma come si chiede il rimborso? Con una comunicazione all'azienda di trasporto di riferimento, allegando tutta la documentazione necessaria: abbonamento e autocertificazione. Entro 15 giorni dalla richiesta il vettore, e dunque l'azienda, provvederà al rimborso e per farlo ha due possibilità: attraverso l'emissione di un voucher di pari importo rispetto a quello corrispondente al periodo di mancata fruizione, da utilizzare entro un anno dall'emissione o prolungando la durata dell'abbonamento per un periodo di tempo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile utilizzarlo a causa dell'emergenza Covid.