Io sono di solito contrario al voto a distanza. Reputo che il luogo del Parlamento sia un luogo importante per la condivisione e poter confrontarsi. Però rispetto al momento attuale, probabilmente, soltanto per il tempo dell'emergenza per il coronavirus, che in questo momento è fino al 31 gennaio, potremmo, a mio parere, pensare - ma su questo, ripeto, saranno i Gruppi parlamentari con le Presidenze di Camera e Senato a doversi confrontare - ad un voto a distanza soltanto per i malati di coronavirus e soltanto per le persone messe in quarantena, o altrimenti farlo soltanto per alcuni voti particolarmente difficili come quelli che sono a maggioranza assoluta.