Scuola, turismo e soprattutto fisco. Continua a cambiare la bozza del Decreto “Rilancio” forte di un extra deficit da 55 miliardi, anche se il ministro Gualtieri assicura: i nodi politici sono ormai sciolti. Tra le novità principali delle ultime ore un taglio dell'IRAP più ampio. Si prevede uno stop generalizzato al saldo e all’acconto di giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato, circa 1.800.000 aziende, a prescindere dal peso delle perdite subite negli ultimi mesi. Via libera poi a sconti per chi investe in aziende colpite dal Covid e si stanziano più risorse per gli ammortizzatori sociali, oltre a norme per sveltire l'accredito della cassa integrazione in deroga. Altra novità, un miliardo e mezzo per la scuola e la stabilizzazione di altri 16000 insegnanti che saranno in cattedra da settembre. Ancora, per aiutare il turismo ci saranno sconti per gli affitti, previsti anche per tutti quelli che hanno avuto perdite, ma solo fino al 60%. E anche l'abolizione della prima rata dell'IMU, a patto che alberghi e pensioni siano gestiti dai proprietari. Aumentano poi le famiglie che potranno sfruttare il bonus fino a 500 euro per fare vacanze in Italia. Il tetto ISEE, infatti, sale da 35000 a 50000 euro. Nel capitolo imprese sono confermati i contributi a fondo perduto per piccole aziende, commercianti, artigiani e autonomi sotto i 5 milioni di ricavi. Mentre si sta ancora lavorando agli aiuti per le imprese di medie dimensioni. In arrivo anche altri soldi per consentire alle aziende di rafforzare la sicurezza sanitaria. In ballo circa 600 milioni tra credito d'imposta e aiuti a fondo perduto, in particolare per le sanificazioni e l’acquisto dei dispositivi.