Mentre la politica si eclissa nella pausa estiva, intorno alla giustizia si esercitano le ultime polemiche e le aspettative per settembre. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il disegno di legge Nordio nell'ultimo giorno utile per farlo, a un mese dall'approvazione del 10 luglio scorso. Tempistiche che sono finite al centro del dibattito. L'ipotesi è che il Capo dello Stato abbia atteso l'approvazione del Decreto Carceri, che ha introdotto il reato di peculato per distrazione che in parte compenserebbe la cancellazione dell'abuso di ufficio e il ridimensionamento del traffico di influenze previste dal ddl Nordio, mettendo così al sicuro l'Italia anche da possibili procedure di infrazione europee. Entrambi i testi sono ogetto delle critiche delle opposizioni e non solo. La riforma che parte il nome del guardasigilli non piace affatto all' Associazione Nazionale Magistrati, il sindacato delle toghe, che definisce i cittadini "Più soli e indifesi contro le angherie dei pubblici ufficiali." il Decreto Carceri, dall'altra parte, è ritenuto troppo timido per incidere sul sovraffollamento carcerario, dalle opposizioni, ma anche da una parte della maggioranza, Forza Italia. Il viceministro azzurro alla giustizia, Francesco Paolo Sisto, considera il decreto solo un primo intervento da inserire in un piano articolato di prossima definizione. Lo stesso Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha confermato l'intenzione di chiedere un incontro al Capo dello Stato per parlare dei problemi delle carceri italiane dopo la pausa estiva, e ha anticipato la volontà di limitare il ricorso alla carcerazione preventiva che ingrossa il numero dei detenuti ancor prima delle condanne.