Costi sulle famiglie e rischio soprattutto di tenuta del sistema produttivo. Il caro energia accelera il confronto elettorale. A chi invoca un maxi scostamento di bilancio, come ai tempi della crisi Covid, Salvini in testa, oppone un fermo no all'alleata Meloni in linea con quanto continua a predicare Palazzo Chigi: agire in fretta va bene perché le bollette sono una priorità assoluta. Ma è l'altolà della Leader di Fratelli d'Italia niente nuovo debito che va a finire sui figli. E in una conferenza stampa con il Presidente del PPE Weber, arrivato a Roma in sostegno a quella che definisce la garanzia europea di Forza Italia, il coordinatore azzurro Tajani guarda anche a soluzioni di medio- lungo periodo con una strategia che deve velocizzare su rinnovabili, ma anche aprire al nucleare di nuova generazione. Bene misure senza ricorrere al nuovo deficit, ma se la situazione dovesse precipitare, lo scostamento diventerebbe inevitabile, ripete. Chiede un intervento cospicuo anche il Movimento 5 Stelle. Batte sul tasto del prelievo dell'extra gettito delle imprese del settore il PD. Il Governo recuperi con tutti gli strumenti possibili quanto dovuto chiedono i Dem, mentre il segretario Letta definisce improcrastinabile un intervento sia italiano che europeo per bloccare le bollette e fermare la speculazione.























