Sabato otto e domenica nove giugno si terranno in Italia le elezioni europee. Urne aperte dalle 14 alle 22 il sabato e dalle 7 alle 23 la domenica. Si voterà per eleggere 76 dei 720 totali deputati del Parlamento Europeo. Per votare bisogna essere cittadini italiani maggiorenni e per essere eletti è necessario aver compiuto 25 anni. È possibile votare e candidarsi anche se residenti in un diverso paese UE e per la prima volta si sperimenterà il voto per gli studenti fuori sede. Ogni Paese europeo può stabilire le proprie modalità di elezione ma la regola vale per tutti, il sistema di voto è proporzionale assegna dunque i seggi in proporzione ai voti ottenuti. Per questo motivo non sono previste alleanze o coalizioni. Nel nostro Paese poi esiste una soglia di sbarramento al 4% e la possibilità di indicare da una a tre preferenze purché di genere diverso. Se la prima scelta sarà una donna il secondo dovrà essere un uomo e viceversa pena l'annullamento della seconda scelta. Verranno eletti i candidati che ottengono il maggior numero di preferenze all'interno di ciascuna lista, solo in caso di parità prevarrà l'ordine di lista. Se un membro del Governo del Parlamento fosse eletto dovrebbe scegliere quale carica ricopre e rassegnare subito le dimissioni dall'altra. Per il voto l'Italia è suddivisa in cinque circoscrizioni elettorali sovraregionali a cui corrisponde un numero di seggi a seconda della popolazione residente: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale e Insulare. Un candidato può presentarsi in più circoscrizioni anche come capolista, se eletto in più di una dovrà scegliere decidendo di fatto a chi lasciare il proprio posto tra i primi non eletti. Due le scadenze per i partiti: i simboli devono essere depositati al Ministero dell'Interno tra il 21 e il 22 aprile, mentre le liste dei candidati dovranno arrivare alla Corte d'Appello del capoluogo di circoscrizione tra il 30 Aprile e il primo maggio.