L’ultimo miglio parlamentare deve essere ancora percorso, ma i capisaldi per tutelare i più indifesi ci sono tutti. Per la legge che estende ai figli orfani di femminicidio e per le vittime dei crimini domestici quelle garanzie che mancavano bisogna aspettare ancora il visto del Senato, dopo quello incassato a Montecitorio a larghissima maggioranza. I promotori della legge sono, tra gli altri, Mara Carfagna, di Forza Italia, e Roberto Capelli, del Centro democratico. Il provvedimento ha l’ambizione di accompagnare nel doloroso cammino processuale, e non solo, i bambini e i ragazzi che fanno i conti con una vita spezzata. La legge offre assistenza e difesa già nelle prime fasi del processo penale e civile e l’accesso gratuito al patrocinio a spese dello Stato, rafforza la tutela degli orfani rispetto al loro diritto al risarcimento del danno e stabilisce per quelli minorenni o maggiorenni, ma non economicamente autonomi il diritto all’eredità e alla pensione di reversibilità. Le nuove tutele si applicano ai figli della vittima di un omicidio commesso dal coniuge, anche se separato o divorziato, dal partner di un’unione civile, anche se finita, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza. L’omicidio del coniuge, del partner civile e del convivente viene equiparato a quello dei genitori e dei figli e rientra, pertanto, nella fattispecie aggravata per la quale è prevista la pena dell’ergastolo. Carcere, invece, da 24 a 30 anni se la vittima è divorziata o l’unione civile è finita. Il fondo per le vittime di mafia, usura e reati intenzionali violenti viene esteso anche agli orfani di crimini domestici, con un incremento ad hoc di 2 milioni di euro all’anno per borse di studio e reinserimento lavorativo. Ai figli delle vittime è assicurata assistenza medica e psicologica gratuita. Se il cognome è quello del genitore condannato in via definitiva, il figlio può chiedere di cambiarlo. Un diritto all’oblio in una società violenta che assiste ogni tre giorni e mezzo all’omicidio, tra le mura domestiche, di una donna.