Intanto io chiedo scusa a nome dell'istituzione che rappresento per quei cinque furbetti - io li chiamerei farabutti - che hanno approfittato di misure e di risorse che il Governo aveva stanziato per far fronte all'emergenza economica di chi aveva davvero bisogno per se stessi. Evidentemente non hanno capito che cosa significa rappresentare la nazione con disciplina ed onore, come prevede la nostra Costituzione. Mi dispiace che cinque persone, da qualunque partito provengano, abbiano gettato discredito su un'istituzione intera. Quando parlano di leggi scritte male, sicuramente se ci sono storture si potranno colmare. Guardi, quel decreto è passato dalla Camera e dal Senato; è passato dal Parlamento, ma a nessuno è venuto in mente di scrivere un emendamento per cambiare quel decreto e dire “i parlamentari non possono prendere il bonus”, perché nessuno pensava che ci fosse bisogno di una norma.