In Medio Oriente, è in atto una pericolosa e tragica escalation dove sono state superate diverse linee rosse. Era difficile pensare che il G7 della Difesa a Napoli non fosse incentrato sulle crisi in corso, crisi che per il ministro Guido Crosetto padrone di casa del vertice percorrono il pianeta dall'Indo-pacifico all'Africa subsahariana, dall'Ucraina al Medio Oriente dove l'attacco di un drone denunciato da Israele contro la Villa Cesarea del premier, Benjamin Netanyahu mischia ancora le carte mettendo in forse la visita di Crosetto in Libano e di Israele prevista a breve. "Sicuramente è un avvenimento che rende più difficile il lavoro di chi, dall'altro giorno, utilizzando anche la morte di Sinwar, ricordava ad Israele che si poteva iniziare un percorso diverso". Intanto, anche il sostegno alla missione unifil è tema di discussione con una certezza: i caschi blu delle Nazioni Unite restano fermi nelle loro posizioni sulla linea di demarcazione tra Libano e Israele mentre si sollecita la discussione in sede ONU sulle regole di ingaggio. Crosetto parla di unità di intenti nel G7 sulla gestione delle crisi internazionali, Ma parla anche di un quadro della sicurezza deteriorato dove le previsioni per l'immediato futuro non possono essere positive, ricordando che il G7 non è un Club de Elite, ma spiega una sorta di coscienza che deve spingere il resto del mondo a muoversi. "Siamo abituati negli ultimi due anni su tutti i fronti, ovunque ci giriamo, a vedere scavalcate ogni giorno linee rosse e a vedere rarissimi elementi di ottimismo".