Governo Draghi, Berlusconi e Salvini aprono, no di Meloni

10 feb 2021
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La svolta europeista della Lega, il sostegno incondizionato di forza Italia e dei centristi, la tiepida opposizione della Meloni e la vecchia maggioranza che ha deposto l'ascia di guerra. È questo il clima che anticipa la formazione del nuovo governo Draghi, anche l'ultimo nodo lega è stato sciolto, ora il Governo dell'ex governatore della Bce sa di poter contare sui 3 quarti del centrodestra, con l'unica voce fuori dal coro, Giorgia Meloni, pronta all'astensione. Per il secondo giro di consultazioni con il Presidente incaricato, arrivato a Roma anche Silvio Berlusconi, pranzo nella nuova Villa sull'Appia antica con i vertici del partito, poi un breve siparietto con Draghi. Quello che nasce è un Governo che si fonda sull'unità del Paese e delle forze politiche, senza preclusione alcuna. Questo naturalmente non significa la nascità di una maggioranza politica. Ora la ruspa la usiamo per costruire dice in serata, Salvini che ha incassato da Draghi la rassicurazione di un fisco progressivo anche senza la flat tax. Salvini annuncia anche il voto favorevole dei leghisti in Europa, regolamento del recovery perché, dice, abbiamo preso atto che si aprirà una stagione nuova per l'utilizzo dei fondi del recovery. Prendiamo l'occasione per riportare l'Italia protagonista. Salvini risponde poi a Grillo. Noi non poniamo veti, a differenza dei 5 stelle che chiedono ministeri e vorrebbero imporre a Draghi un Governo senza la Lega, non è questo che ha chiesto Mattarella e che serve all'Italia. Il nostro obiettivo è che l'Italia torni a essere protagonista in Europa. Io ho due figli che nascono, crescono e pensano da italiani in Europa. Divisi in Parlamento, ma uniti nei territori, il divorzio della Meloni dal centrodestra di Draghi sembra una questione che si risolverà del resto anche la leader di fratelli d'Italia ha promesso un'opposizione responsabile. Noi non siamo d'accordo sulla nascità del governo, su come nasce questo Governo, non voteremo la fiducia. Siamo a disposizione di Mario Draghi, se vorrà, quando vorrà dialogare con noi per capire che cosa possa essere utile alla nazione perché noi per l'Italia ci siamo sempre.

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