Governo Meloni, il caso Boccia tra interviste e social

06 set 2024
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Tutto inizia il 26 agosto quando Maria Rosaria Boccia pubblica su Instagram questa foto con il ministro e lo ringrazia per la nomina a consigliere per i grandi eventi. Da qui, si scatena la bufera, arrivano le smentite da parte del Ministero. Lei però continua a pubblicare soprattutto sui social diversi tipi di documenti tra cui questa mail con la quale vuole certificare il fatto di avere contatti con lo staff del Ministero, il fatto di viaggio spesso con il ministro Sangiuliano. A quel punto, è lo stesso ministro che in una lettera rilasciata alla stampa, quindi non in un'intervista, lui spiega la sua versione dei fatti e dice come titola la stampa: non le ho pagato neanche un caffè, utilizzando fondi pubblici. Riguardo l'incarico dice: sì avevo pensato di conferirglielo ma poi ho cambiato idea per evitare possibili conflitti di interesse. Tra i vari punti discussi anche in questa intervista c'è la questione G7. Lui dice no, le occasioni in cui è stata presente non avevano carattere di istruttoria del G7, nessun documento riservato è mai circolato. Dall'altra parte invece, arriva lei che dice sì sì io ho avuto accesso a tutta l'organizzazione del G7. Anche su questo, il ministro continua a parlare in quell'intervista che poi rilascia al Tg1 nella quale il ministro si scusa prima con la moglie poi con la premier e poi parla ancora dell'utilizzo dei fondi pubblici e dice questo: "Assolutamente io non sono ricattabile perché in una funzione pubblica si è ricattabile se si è usato impropriamente il denaro pubblico e io gliel'ho dimostrato e glielo ridimostro. Io su questo terreno non sono ricattabile". La parola ricatto però la ritroviamo anche nelle interviste rilasciate invece da Maria Rosaria Boccia, soprattutto su un altro fronte quindi non tanto quello dell'utilizzo dei fondi pubblici ma di altre perché lei dice così nell'intervista rilasciata alla stampa. Questo è un passaggio: "Mi riferisco ad alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto". Il ministro è sotto ricatto? "Io penso di sì". Questa storia quindi di botta e risposta arriva ad una fine con la lettera che il ministro invia alla Presidente del Consiglio con le sue dimissioni. O meglio, non è detto che tutto ciò parti effettivamente ad una conclusione, almeno sul lato dei social e delle interviste, perché per esempio Maria Rosaria Boccia nelle ultime ore ha fatto sapere ha rilasciato nuove dichiarazioni, ha fatto sapere: non sono contenta di queste dimensioni, lui meritava quel posto. Si è trovato in una situazione che non ha saputo gestire. Mi dispiace tantissimo. A te.

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