Si conclude con una promessa l'incontro a Palazzo Chigi fra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce è una priorità assoluta di questo Governo è l'auspicio del Presidente del consiglio, è un impegno che abbiamo preso con gli italiani, siamo determinati a mantenerlo nel più breve tempo possibile. Un incontro che si è reso necessario per chiarire, dopo le polemiche dei giorni scorsi, l'annuncio di una stretta sulle intercettazioni e l'esortazione al Parlamento a non farsi dettare la linea dai PM. "Ogni futura riforma invece, prima di essere affidata alla valutazione del Parlamento sovrano, si comporrà attraverso l'ascolto di tutte le voci del sistema giustizia, dall'avvocatura, all'accademia, alla magistratura, la cui autonomia e indipendenza costituisce un pilastro della nostra democrazia garantito dalla costituzione". Parole che hanno soddisfatto il presidente della ANM Santa Lucia che si dice ottimista sul dialogo costruttivo. E mentre il centro-sinistra rimarca la sua contrarietà alla riforma, per Silvio Berlusconi è ora di passare dalle parole ai fatti. Carlo Calenda si schiera con il guardasigilli, la riforma della giustizia è chiesta più o meno da tutti i partiti. È ora di farla, dice il leader di Azione. Intanto la Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Giulia Bongiorno, ha annunciato che la Lega ha presentato due disegni di legge: uno alla Camera e l'altro al Senato, per la separazione delle carriere dei magistrati.