Che sia urgente semplificare e ridurre norme in eccesso e togliere gli arzigogoli a come sono scritte quelle che restano è un sentire talmente comune a tutti i livelli che al convegno organizzato dal Ministro per le Riforme Casellati sul tema, con un focus sull'intelligenza artificiale, c'è una folla di partecipanti. E dopo il messaggio di saluto di Ursula von Der Leyen nei vari panel gli aneddoti raccontati da Ministri ed esperti fioriscono uno dietro l'altro con la conclusione unanime che questo sovrapporsi di leggi e complessità non solo rallenta il progresso ma fa perdere anche parecchi soldi. "Il futuro qual è rispetto a questo? L'intelligenza artificiale ci può aiutare a trovare tutte quelle sovrapposizioni e quindi a mettere in ordine una complessità normativa". Quindi i Ministri presenti evidenziano i problemi ma chiariscono che si sta correndo per cambiare le cose: Fitto che rivendica il lavoro del governo sul PNRR e anche riguardo a questi temi, Calderone che caldeggia l'uso dell'intelligenza artificiale per arrivare a un testo unico sul lavoro, Santanchè che ci vede una straordinaria possibilità per il turismo. Per il titolare della Protezione Civile Musumeci il sospetto è che le leggi siano fatte in modo incomprensibile proprio per non essere capite e dover quindi poi essere interpretate dai magistrati. Ed ecco che si ritorna al tema del conflitto fra Politica e Magistratura. Sull'intelligenza artificiale la ricetta è concorde: non si può fermare ma va gestita e regolata per trarne tutti i benefici possibili. "È l'intelligenza artificiale che deve essere al servizio dell'uomo e non viceversa. Ecco perché servono delle regole etiche che ne permettano un utilizzo per far vivere meglio i nostri cittadini". La presenza di mezzo governo serve anche a rilanciare un tema di fondo: le riforme sono imprescindibili a partire da quelle sul premierato forte che, dicono Casellati e Tajani, serve a garantire stabilità ed è strettamente connessa al rilancio generale del paese.