"L'implementazione della connettività, quindi stendere fibra ottica, non solo ovviamente sotto terra ma anche per via aerea. E, quindi, occorre una formazione. Abbiamo bisogno di traguardare 2026". L'obiettivo è rispettare i programmi previsti dal PNRR e utilizzare i fondi arrivati dall'Unione Europea. Per accelerare lo sviluppo della connettività in tutto il Paese sono previsti investimenti per 2,8 miliardi di euro. In particolare per la rete ultraveloce sono stati attivati 5 piani di intervento per coprire le aree geografiche in cui l'offerta di infrastrutture e servizi digitali è assente o insufficiente. Più in generale, il PNRR destina oltre 6 miliardi alla trasformazione della Pubblica Amministrazione in chiave digitale. L'ultimo passo è stata la digitalizzazione dei documenti d'identità. "Una volta tanto l'Italia arriva prima rispetto ad altri Paesi nell'inserimento, in un unico wallet, quindi sostanzialmente in uno smartphone, di alcuni attributi, di alcuni documenti di riconoscimento: la patente, la carta d'identità e quant'altro. Per noi è importante. Il suggello finale è arrivare all'identità digitale unica". L'Italia, che nel 2022 era venticinquesima su 27 Paesi dell'Unione Europea, dunque, sta facendo passi avanti. "Maggiori risorse verranno spese negli ultimi due anni, che sono il 2025 e il 2026. Quindi, già oggi stiamo spendendo tutto". E in tema di investimenti in nuove tecnologie, un passaggio chiave è legato all'intelligenza artificiale. "L'assioma è che tutte le tecnologie debbano essere al servizio dell'uomo".