La Guida: Meloni, Berlusconi e il prezzo dell'accordo

Siamo di nuovo qui e scusate l'assenza. Il Governo nascerà. Erano pochissimi gli osservatori che avevano dei dubbi, forse neanche Calenda che continua in queste ore a evocare un incarico a Mario Draghi nell'impossibilità di dare mandato alla sua famosa agenda. Sembra rientrare la tensione tra Berlusconi e Meloni; non sembra che il primo abbia guadagnato qualcosa da questi giorni di parole, soprattutto quelle scritte, un poco scomposte. Al disvelarsi dei nomi dei ministri sapremo se e quale prezzo abbia pagato Meloni rispetto alla qualità inattaccabile della squadra suo dichiarato obiettivo. Tutti dovrebbero sperare nella estrema difficoltà del momento che sia un prezzo basso. Se sulla nascita pochissimi dubbi c'erano, il punto interrogativo sulla durata del prossimo esecutivo resta collegato a quello, ancor più ingombrante, sulla capacità della futura premier di determinare un indirizzo politico di concerto con due forze fondamentalmente sconfitte dalle urne e, fatto strano perché ha responsabilità di Governo, già alla ricerca di un futuro. Cosa che riguarda soprattutto Forza Italia; le Lega ha un obiettivo forte, addirittura, fondativo. E ancora, e al momento è una fortuna, tutto da realizzare. L'autonomia, lo Stato tendenzialmente federale. Il futuro di Forza Italia, al momento, sembra dedicato invece soprattutto a far sopravvivere il passato; anche per un partito conservatore non è un grande obiettivo. Tutto questo può dare instabilità, non solo in fase di formazione, come stiamo vedendo, ma anche a navigazione cominciata. Gli antidoti? Almeno un paio. Uno per così dire tradizionale: la capacità della Destra di compattarsi, almeno nella facciata, quando si tratta di gestire o conquistare potere. Il secondo, nuovo, la possibilità di Fratelli d'Italia di evocare addirittura nuove elezioni, arma fine di mondo contro alleati riottosi. Per ora, le opposizioni non sono un problema. Nel Centro e nel Centro-Sinistra, qualcuno si limita a dire che farà opposizione: altri si spingono fino a votare con la maggioranza. Da fare ce ne è. La guida sarà aggiornata nelle prossime ore. A presto.